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PEN SPACE
Vale La Penna
Nostro signore
KEMOSH
tra PASSATO
e PRESENTE
Due uomini
alla ricerca del proprio destino
Sono davvero pochi i punti di contatto tra un avvocato in carriera del ventunesimo secolo e un pastore moabita del nono secolo avanti Cristo.
Eppure la ricerca della salvezza, gli istinti primordiali, il senso religioso e l'avventura sembrano accomunarli.
Ognuno di loro travolto da eventi più grandi e spinto dal senso del dovere e dal sentimento, ognuno impegnato a compiere un'impresa della quale sentirsi degno.
Sopra di noi incombevano le imponenti mura medievali che sbarravano la penisola in modo da difendere, in epoca antica, la Repubblica marinara di Ragusa. Erano lunghe più di cinque chilometri e me le ricordavo bene per aver tentato invano di percorrerle interamente durante la mia precedente visita. Avevo rinunciato a causa del sole cocente e della fatica necessaria per scalare quell’infinito camminamento sulla parete della montagna.
Quell’impresa, sia pur solo tentata, era rimasta tuttavia dentro di me come uno dei momenti di maggiore spensieratezza, e forse dovrei dire di felicità, trascorsi con Bianca in tutta la nostra vita insieme.
il romanzo
Non vi è tempo di chiedersi chi sbagli e chi abbia ragione, se il presente sia meglio del passato o viceversa. Attraverso la lettura di antiche tavolette moabite si dipanano un passato oscuro fatto di gerarchie di potere e antiche armi a noi sconosciute e un presente torbido di moderni assassini e profanatori di tombe.
In tutto ciò vi è la storia parallela di due uomini che in tempi diversi hanno affrontato l'avventura, il pericolo e persino l'amore.
Un libro che si legge d'un fiato, dalla trama articolata e avvincente. La vita di Peor, pastore moabita, si intreccia con quella di Mauro per dar vita ad un'altalena di dubbi e risposte, senza mai certezza del passato, come del futuro.
i lettori
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L'autrice
il book trailer